giovedì 23 aprile 2015

Il grattacielo delle larghe intese unisce coop bianche e coop rosse

Di: Andrea Alberizia




I progettisti hanno l'ambizione dichiarata di diventare un punto di riferimento simbolico nell'assetto urbano della località. Magari il punto di ritrovo del futuro nei dialoghi di indigeni e turisti a Marina di Ravenna: ci incontriamo sotto al grattacielo. Ma la torre Xenos con i suoi 54 metri di altezza è già riuscita nell'impresa di essere un punto di incontro fra mondi diversi ancora prima di sorgere: cooperative rosse e cooperative bianche, attive principalmente nel settore delle pulizie, si saldano nella società Comway che ha ottenuto il via libera per la costruzione. Una sorta di sperimentazione ante litteram di quella centrale unica delle cooperative che si sta costituendo in questi tempi. Ma è una saldatura che arriva in maniera indiretta e la si scopre risalendo almeno di un paio di passaggi lungo la catena di controllo, orientandosi tra partecipazioni polverizzate e passaggi di quote spalmati nei quasi otto anni di vita della Comway. Una rete di decine di società che in molti casi hanno sede negli stessi uffici divisi tra via Braille, via Negri, via Gardini. Un labirinto di scatole cinesi. Proviamo a dare una fotografia più fedele possibile, aggiornata a marzo, di cosa si muove dietro a un intervento edilizio che promette di investire una ventina di milioni di euro e andrebbe a tracciare un segno indelebile nel territorio.[...continua...]


Per proseguire la lettura vi rimandiamo all'articolo on line di Ravenna Dintorni (link)



Il grattacielo delle grandi intese unisce coop bianche e coop rosse la mappa del come






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